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X [ics]
Giulio Scaramella – Pf; Andrea Ghezzo – gt; Maddalena Calamai – flt;
Marco Trabucco – Cb; Emanuele Andreatta – vl; Costanza Pennucci – hr;
Luca Colussi – dr; Alessandro Dalla Libera – vla; Luigi Vitale – mrb; Federico Motta – vlc
“L’eccezionale neo-jazz di Marco Trabucco esibisce la velocità, la facilità e il flash che lo ha reso il beniamino del jazz contemporaneo in Italia” – (windout)
(Paolo Cavallone)
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“Marco Trabucco è un musicista aperto al confronto con i nuovi stimoli sonori che la società contemporanea ci propone. Questo suo ultimo CD testimonia di un percorso teso al superamento della standardizzazione che ha caratterizzato molta musica degli ultimi anni. Il titolo “X [ics]” rimanda “sia al numero di dieci esecutori, sia all’incognita che risulta dall’accostamento di sonorità cameristiche classiche con quelle del jazz”. Lo strumentale unisce, infatti, un ensemble classicamente caratterizzato (flauto, corno, pianoforte e archi, a cui si aggiunge la marimba ed il balafon) alla formazione tipica del quartetto jazz. Diverse le citazioni con echi di Chick Corea del “Temple of Isfahan” – come in apertura del disco, in “One for Max” – o dell’incipit del tema di “Giant steps” di Coltrane, riproposto in una sua suggestiva variazione, nell’ultimo brano dal titolo “Otranto”. Le soluzioni timbriche e armoniche cercate, si spingono, talvolta, verso tensioni intervallari derivate dalla tradizione colta: si pensi, ad esempio, alla musica cameristica per archi di Schoenberg. Per quel che concerne le scelte di orchestrazione, le soluzioni adottate propongono delle rifrazioni sonore volte ad ampliare lo spettro armonico delle cellule tematiche utilizzate. Dalla prospettiva di un autore di area jazzistica come Trabucco, si succedono, senza soluzione di continuità, figure tradizionali, sonorità di area colta, zone di improvvisazione e temi che si fondono in un infinito possibile.
(Paolo Cavallone)
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